[ubuntu-it] Mi stanno afcendo a pezzi il pinguino
sandro
quanet a tin.it
Lun 29 Mar 2010 11:32:59 BST
Il giorno Mon, 29 Mar 2010 09:56:32 +0200
supernova <supernova.it a gmail.com> ha scritto:
> > il link della discussione lo travate
> > qui<http://www.macitynet.it/forum/showthread.php?p=1316279#post1316279>
> > http://www.macitynet.it/forum/showthread.php?p=1316279#post1316279
> >
>
> Ho letto velocemente i 3d e su una cosa hanno ragione: win7 e macos
> sono più intuibili e facili di Ubuntu. Anche una scimmia userebbe
> MacOS e win7.
>
> Questo mi fa pensare che io mi sia evoluto parecchio dalle scimmie e
> continuerò ad usare Kubuntu.
>
> Quando l'essere umano si sarà evoluto, non ci sarà bisogno né di Win
> né di Mac. (A. Einstein)
Alcune riflessioni:
Se ragioniamo con il buon senso, dovremmo prendere in considerazione il
"target" di riferimento. Cioè dobbiamo renderci conto della "tipologia"
di utilizzatore che si ha davanti. L'utilizzo dell'elaboratore varia
secondo gli scopi e le aspettative dell'utente.
Diciamo che possiamo dividere gli utenti (approssimativamente) in due
macro-categorie definite dagli scopi che essi stessi (gli utenti) si
prefiggono nell'utilizzo (dell'elaboratore).
Se lo scopo è, solo ed unicamente, svolgere al meglio una determinata
attività, essi scieglieranno il sistema che, secondo il loro giudizio,
permette loro la realizzazione delle loro aspettative. E' indifferente
se il sistema sia un mac una linux-box o un pc con windows. Se un
utente ha il suo primo approccio con un mac, continuerà, quasi
sicuramente, ad utilizzare un mac. Così sarà la stessa cosa in
riferimento agli altri sistemi (anche se è ragionevolmente difficile
che un utente inizi con una linux-box - vista la situazione di
monopolio del mercato).
Se non ci sono delle implicazioni "filosofiche" è difficile che un
"normale utilizzatore" (un impiegato, una segretaria, ecc.) abbandonino
windows per linux, visto che con windows, comunque, ci devono lavorare.
Diversa la situazione se l'utilizzatore è un "addetto" che lavora nel
campo dell'informatica (in generis) che è spinto da ragioni
professionali ad assumere una competenza più larga. Quindi studia,
sperimenta, valuta, ecc.
A cavallo di queste macro-categorie si pongono quelli che io definisco
gli "utilizzatori evoluti", quelli che sono interessati al cambiamento,
a sperimentare cose diverse, a valutare in modo critico ogni situazione
e a provare soluzioni nuove e strade originali.
A questa ultima categoria possono appartenere sia "normali utilizzatori"
che "addetti" con le motivazioni più disparate (adesione filosofica al
software libero, convenienza, valutazione tecnologica - alcune di esse
o tutte...).
Quello che è importante è che non dobbiamo confondere la prima
categoria con le ultime due. Non dobbiamo pensare che, dato che noi
abbiamo fatto una determinata scelta, questa debba essere abbracciata
da tutti indiscriminatamente. Per noi (o per lo meno per una parte di
noi, non lo posso sapere, non sono nella mente degli altri) lo scopo
può essere sperimentare, riuscire a compilare un kernel, installare
linux su una piattaforma hardware esotica, ecc.
Per la prima categoria (a cui noi stessi apparteniamo implicitamente)
lo scopo portare a termine un determinato lavoro (scrivere una lettera,
un romanzo, stilare un bilancio, elaborare un disegno, creare una
collezione di brani musicali, ecc.) e l'elaboratore, con qutto quello
che implica, è solo ed unicamente uno strumento di lavoro, non lo scopo.
Buon per noi se siamo in grado di fare lo stesso lavoro, con lo stesso
livello qualitativo, sia con mac, con linux e windows.
--
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