[ubuntu-it] Chiedo scusa per errore invio
mauro pecchioli
maupec a iol.it
Sab 21 Apr 2012 16:51:16 UTC
Il 21/04/2012 12:49, Felix ha scritto:
>
> Perchè ti scusi?
>
Grazie intanto Felice per gli apprezzamenti :-)
Mi scuso intanto perche' avevo fatto un invio errato.
Dato che volevo comunicare ai colleghi linuxiani della lista medica
med-net a yahoogroups.com le informazioni che gia' avevo inviato in questa
lista giorni fa, ho rieditato il msg inviato qui ma dimenticando di
cambiare il destinatario :-(
Quando, dopo pochi secondi, non ho visto arrivare il msg nella lista
giusta, ma qui in Ubuntu, mi sono precipitato ad inviare le mie scuse
agli amici ubuntiani.
C'e' comunque un'altra ragione per cui ho chiesto scusa alla lista, e
che risale addirittura al 2006.
Agli inizi del 2006 ero un utente felice di Windows '98, del quale
conoscevo tutti i segreti e col quale riuscivo a gestire tutte le mie
passioni informatiche, nate nel 1983 con l'acquisto del primo computer
della mia vita, il Sinclair ZX Spectrum, con 48 Kb di ram (anzi, 32
soli, perche' l'espansione HW delle ram dalla 16 originale non mi
riusci' a pieno, e mi ritrovai alla fine solo con 32 Kb).
Sullo Spectrum gettai le basi del mio programma di gestione intanto dei
soli dati anagrafici dei miei pazienti, usandolo come solo archivio
anagrafico, con l'aiuto dei famosi microdrivers.
Nel 2006 le notizie riguardanti Linux mi giungevano alle orecchie molto
molto da lontano, come un inavvertibile brusio che ogni tanto si faceva
sentire, ma senza prendere rilevanza nella mia attivita' informatica di
tutti i giorni, ma intanto sufficienti a seminarmi in testa una certa
curiosita'.
Nel maggio del 2006 mi capito' di incontrare, forse su una rivista, una
notizia riguardante un sistema Linux (allora era Mandrake o Mandriva ?
non ricordo bene), e mi cimentai nella sua installazione sul mio pc.
Fu un disastro.
Mi monto' anche sulla partizione dei dati, portandomi via tanta roba,
che per fortuna avevo in copia al sicuro, e non riuscii nemmeno a
vederlo funzionare. Meno male poi che avevo sempre l'abitudine di farmi
un bell'allora norton ghost della piccola partizione-motore col sistema..
Questa prima scottatura con un sistema Linux mi turbo' molto, ma non
ghiaccio' la mia voglia di insistere a cercare di conoscerlo. Tutto
sommato, pensavo, se ci sono persone che lo usano, dovro' riuscire prima
o poi ad usarlo anche io, visto poi che di computer ormai me ne intendo
da una vita.
Fu cosi' che incontrai Knoppix Live, addirittura in versione italiana.
Mi sembro' una bella opera, ma non lo installai, per sicurezza, e lo
studiai solo in live.
Durante la vacanza in agosto, entrando da un giornalaio a sbirciare e
curiosare tra le riviste di informatica, mi imbattei in una UNICA copia
rimasta, anche con la copertina rotta, di un PC Magazine, della serie
"Diventare Esperti", numero 3, dal titolo "Guida all'uso di Linux per
utenti Windows".
Immaginatevi la mia gioia nel trovare finalmente una rivista che mi
introduceva a Linux guidandomi per mano, regalandomi addirittura KUBUNTU
LINUX 6.06 IN VERSIONE COMPLETA. La mia curiosita' era vicina ad essere
soddisfatta, e sentii di poter toccare il cielo con un dito.
Quella rivista ora appartiene ai cimeli "sacri" della mia esperienza
informatica :-)
Dunque, grazie a quella rivista, guidato dagli articoli in essa
contenuti, e utilizzando il CD, riuscii FINALMENTE ad installare, SENZA
DANNI, Kubuntu in convivenza con Windows 98 sul mio pc di casa. Al
lavoro, in ambulatorio, ero invece stato costretto ad acquistare, ma
solo da pochi mesi, dopo tanta riluttanza e resistenza, una copia
registrata di Windows XP, per esigenze di rete, ma non ero per niente
entusiasta di quel sistema, affezionato al mio W'98.
Grazie a Kubuntu, sono poi passato a conoscere Ubuntu con Gnome, che e'
rimasto il mio sistema preferito, e su cui sono cresciuto nella
filosofia GNU/Linux, finche' l'ho adottato sia per casa che per il
lavoro (visto che utilizzavo un mio gestionale autoprodotto in Clipper
sotto dosemu per l'archiviazione dei dati dei pazienti, Medica 2, ora
opensource in internet, sul mio sito).
Ho seguito tutta la crescita di Ubuntu, ho iniziato a farmi in quattro
per diffonderne la conoscenza tra amici, pazienti, a scrivere anche alle
istituzioni perche' fosse presa in seria considerazione l'idea di
passare dal sistema proprietario al sistema libero almeno per la
pubblica amministrazione.
Insomma, sono diventato uno strenuo e attento utente del sistema libero
GNU/Linux GRAZIE AD UBUNTU, che continuo tuttora ad utilizzare sia a
casa che al lavoro, in versioni AUN (Ante-Unity-Natum), tipo 10.04 e 11.10.
Ricordo quanto mi ha soddisfatto l'idea di avere nel pannello superiore
solo le icone del menu principale, delle preferenze,
dell'amministrazione di sistema, del terminale e di nautilus a sinistra,
poi tutto lo spazio centrale a disposizione per tenere d'occhio il
carico (monitor di sistema), il montadischi (facile accesso al
monitoraggio dei dispositivi) e lanciatori di altre utilita' di mia
scelta, e infine la mia area di notifica bella pulita a destra.
Tutta roba che in windows me la sognavo, non l'avevo mai potuta avere
cosi' utilmente compressa ma chiara, spiattellata, a portata d'occhio,
in quella striscia magica che e' il pannello superiore di Gnome 2, che
funge come il cruscotto per l'auto, dove controlli quello che sta
facendo il motore, e da cui dai i comandi che ti servono, e puoi
personalizzare all'infinito a tuo piacimento, secondo le tue esigenze,
in uno spazio piccolo, ma cosi' significativo per il rapporto con la
macchina.
Tutte cose che con Unity si perdono, oltre ad avere risorse impegnate
nei meccanismi di apparizione e scomparsa di una barra del tutto
sconosciuta e non personalizzabile come il pannello di Gnome 2 (ma anche
con Gnome 3 e' la solita zuppa di Unity, all'incirca).
Per fortuna, pero', Gnome 2 continua a vivere nel suo fork, MATE.
In conclusione, dato che nel messaggio che ho inviato per errore
segnalavo anche Debian e Mint come alternative valide al superamento
della realta' shock, consistente nel fatto che il MIO amato vecchio
UBUNTU mi metteva di fronte all'obbligo di rinunciare alle mie consuete
e valide scelte e abitudini ormai assodate con Gnome 2, mi e' sembrato
giusto chiedere scusa a chi invece, giustamente, accetta le nuove scelte
rivoluzionarie, ma molto discutibili, di Canonical.
Quello pero' che non mi aspettavo da Canonical e' l'imposizione senza
scampo di una nuova tipologia di "cruscotto" e organi di comando del
sistema.
E' come se una casa automobilistica si mettesse a vendere all'improvviso
le sue auto con una cloche al posto del volante, i pedali sostituiti da
pulsanti sulla cloche, e via discorrendo, credo che il concetto sia piu'
che chiaro, SENZA dare la possibilita' agli acquirenti di potere riavere
i consueti strumenti di guida.
A proposito, una domanda, che rivolgerei volentieri anche a Canonical, e
che qualcuno in lista potrebbe rimbalzare a Mark: perche' non e' stata
adottata la politica (come ha fatto Mint), di predisporre,
preinstallato, MATE, almeno per rispettare chi ama la continuita' e non
ha bisogno di cambiamenti?
Era forse impossibile tecnicamente?
Grazie, e buona domenica a tutti.
Un sempre felice utente GNU/Linux :-)
--
Mauro Pecchioli
Medico
Firenze
Promotore del Progetto "Italia Senza Fumo e Alcol"
http://www.facebook.com/pages/Italia-Senza-Fumo-e-Alcol/207497929302693
"I circoli viziosi non basta contrastarli: vanno disinnescati. Ma non basta nemmeno disinnescarli se non si innescano circoli virtuosi al loro posto... Non ti chiedo di smettere, ma solo se ti sei chiesto fino in fondo perche' lo fai, dal momento che non era un tuo bisogno naturale."
(un ex fumatore).
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